Mi presento, sono Andrea ho 28 anni e vivo a Rho. Ho una grande passione il pattinaggio corsa sport ai più sconosciuto ma altamente spettacolare, alleno le categorie allievi, junior e senior della squadra del mio paese, www.skatingrho.it, con molta passione. Ho deciso dopo un anno ricco d'impegni di riprendere la pratica agonistica, sarà un percorso duro e lungo che certamente non mi porterà ad essere un campione ma sarà un modo per mettere in pratica quanto sto imparando all'università...Si perchè ho finito ora il primo anno di Scienze Motorie presso l'Università degli Studi di Milano.

Buona visione e lasciate un segno del vostro passaggio!

martedì 2 agosto 2011

La bici

Buonasera a tutti!

Ecco cosa prevedeva il programma di oggi:

90 minuti in bicicletta a ritmo di 150 puls/min con due ripetute da 10 minuti a 170 puls/min nella fascia centrale dell'allenamento  con 5 minuti di recupero a 140 puls/min

Rimettere il sedere sulla sella dopo tanto tempo è stato leggermente traumatico, chi va in bici sa bene cosa voglio dire. Oggi non era importante stabilire un media record o fare una montagna di chilometri l'obiettivo era lavorare nel giusto range di pulsazioni per costruire la base aerobica!

Ringrazio il mio amico Ivan per avermi tenuto compagnia durante questo allenamento, pedalare tra i campi e fare contemporaneamente quattro chiacchere con un vecchio amico ti aiuta non solo nel sopportare l'allenamento ma anche nel chiarire le idee confrontandosi sui problemi che ogni giorno troviamo sul nostro cammino.




Intanto mentre qui si va in bici, in Olanda i ragazzi della Nazionale sono impegnati agli europei, concluse ieri le gare su pista purtoppo con risultati non brillantissimi, domani inizieranno le gare su strada In bocca al lupo e forza ragazzi!
A questo link: http://schaatsen.nl/euro-inline/ il sito dei campionati con tanto di streaming


Stay tuned :-)

3 commenti:

  1. Ciao Andrea, ma quando scrivi "riprendere la pratica agonistica" intendi che vuoi riprendere a pattinare seriamente? Certo che visti i nostri senior maschi agli europei su pista credo che tu possa avere ottime possibilita per il prossimo anno....Bravo Andrea. P.S. Bello il blog!!

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  2. Si Daniele quando scrivo "ripredere la pratica agonistica" intendo proprio riprendere seriamente! Non sono solo i nostri senior maschi ad andar male è tutto il movimento del pattinaggio italiano che non funziona...Corriamo come i muli già da esordienti ragazzi e allievi per competere al CNO e negli altri circuiti che di fatto sono il contrario di quello che si dovrebbe fare quando si parla di ragazzi in età evolutiva. In Italia ha preso corpo l'idea di allenarsi fin da subito come degli atleti evoluti per correre e vincere un titolo italiano della categoria ragazzi o a tutti i costi una prova del Tiezzi o la maglia da leader o la finale del CNO quindi ci si allena come muli e poco si pensa a costruire il bagaglio necessario alla crescita. Risultato da junior e senior la Nazionale fa un sacco di fatica e dove un volta dominava ora le prende da ogni parte, da nazioni che hanno lavorato meglio di noi! E la colpa non è dei ragazzi ma di chi li gestisce...

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  3. Ciao Andrea. Devo aspettare la domenica per avere un po' di tempo ...
    Condivido in pieno quello che hai scritto. Anzi, pur essendomi avvicinato da poco tempo al pattinaggio, ho sostenuto da subito che,a mio parere, gli impegni a cui sono sottoposti soprattutto i ragazzi dai dodici ai sedici anni siano francamente eccessivi e portano gran parte degli addetti a cercare il risultato più della qualità del lavoro.
    Certo, vincere è bello e gratificante, ma avere la vittoria come unico obiettivo spesso fa perdere di vista la realtà, creando situazioni che, in giovani di quell'età diventano poi difficili da gestire.
    OLtre a ciò, si vedono spesso piccoli atleti che non hanno le basi per un gesto tecnico accettabile, ma che ottengono risultati di primo piano grazie al loro momentaneo "vantaggio fisico o di sviluppo" e , perchè no, anche grazie a regolamenti che suddividono in mille categorie diverse impedendo un confronto e costringendo di fatto un piccolo di otto-nove anni a gareggiare sempre con gli stessi concorrenti fino al raggiungimento della categoria ragazzi.....ma questo è un altro discorso....
    Ma alla fine di tutto, ricordiamoci che gli atleti, piccoli o grandi che siano, fanno quello che dice il loro allenatore. Seguono l'impostazione che la loro squadra vuole dargli. La responsabilità di tutto sta proprio li! Senza contare che anche i genitori fanno spesso la loro parte!!! Comunque Andrea, per me lo sport è agonismo, è competizione, è vincere e perdere, ma è anche impegno e carattere, coordinazione e bellezza del movimento...
    Sta a te o meglio a voi esperti, tecnici del settore, riuscire a trasmettere tutto questo ai ragazzi. Per ciò che mi riguarda,come genitore io voglio soltanto che i miei figli amino lo sport in ogni suo aspetto.
    Sarà un pensiero un po' retorico, il mio, ma penso (e spero) che ciò che si insegna loro adesso rimarrà nel loro dna per tutta la vita.
    E' un obiettivo ambizioso ma anche una responsabilità non trascurabile.......

    ciao

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